Cristian Chironi | POLYCHROMY

28.06.2018 | Marsèlleria – via privata Rezia 2, Milano

CRISTIAN CHIRONI – Polychromy

28 giugno – 14 settembre 2018
Marsèlleria via privata Rezia, 2 – Milano
Opening mercoledì 27 giugno 2018, ore 19 – 21

Marsèlleria presenta Polychromy, un progetto multidisciplinare di
Cristian Chironi, tra dimensione spaziale, visiva e sonora.
In mostra una Fiat 127 modello Special, ribattezzata Camaleonte per la
capacità di mutare colore della carrozzeria a seconda dei contesti. Dal
suo abitacolo sarà possibile ascoltare gli audio-documenti e le
composizioni sonore del progetto My sound is a Le Corbusier, nato dalla
sinergia con Francesco Brasini e diversi musicisti, tra cui il Coro di
Radio France, Alessandro Bosetti, Massimo Carozzi, Dominique Vaccaro,
Daniela Cattivelli e molti altri. Composizioni sonore registrate in
varie abitazioni disegnate da Le Corbusier e sparse nel mondo, di cui in
mostra si potranno ascoltare gli inediti dello step indiano a
Chandigarh, città nel nord del paese interamente progettata
dall’architetto svizzero nel 1953. Una ‘macchina per abitare’,
personalizzata seguendo gli accostamenti cromatici tipici delle case in
cui Chironi risiede con il progetto My house is a Le Corbusier.
Accanto all’auto si sviluppa, lungo tutta la parete, una tastiera
“architettonica” che contiene le associazioni di 43 tonalità, ognuna
delle quali produce un effetto atmosferico, oltreché la finestra
cromatica di 288 accordi di colore progettata da Le Corbusier – le
policromie architettoniche elaborate nel 1931 che comprendono colori
forti e più tenui, seguendo precise regole di compresenza – da accostare
però intuitivamente e sincronicamente, come fossero dei suoni. I colori
sono applicati ai vari componenti della carrozzeria, creando una trama
visiva riconoscibile e fantastica. La policromia si presenta come
strumento multiuso, piano, finestra, muro, armadio, vestito, paravento,
libreria, guida pratica, garage.
Cristian Chironi vive e lavora in differenti città del mondo. Utilizza
diversi linguaggi, facendoli dialogare spesso insieme. Ha realizzato
lavori site-specific di carattere performativo e installativo, cercando
sempre l’interazione con il contesto, sia esso umano (pubblico) che
ambientale (spazio).