Elena Mazzi | IDENTITIES AND TERRITORIES

2 Ottobre 2017 > 31 Gennaio 2018 | ThalieLab Bruxelles

RESIDENCIES • 02/10/2017 > 31/01/2018
Elena Mazzi  / Identities and territor

Identities and territories è un progetto di ricerca teorico e di performance si concentra sulla dimensione estetica e legale delle storie degli immigrati. L’artista intende collaborare con i richiedenti asilo politici. Elena Mazzi è interessata alla fragilità e all’ambiguità delle  dichiarazioni dei migranti, così come le percezioni delle organizzazioni intergovernative. L’artista lavorerà in collaborazione con Enrica Camporesi (1985), traduttrice specializzata in letteratura araba con sede a Anversa, che sta lavorando all’idea dell’integrazione dei migranti inserendola in progetti socio-culturali. Il duo utilizzerà queste narrazioni come fonte di documentari. Svilupperanno così una performance collettiva interrogando la ricerca della verità, la paura del futuro e la pressione che questi uomini e queste donne stanno vivendo.

Nata nel 1984 a Reggio Emilia in Italia, Elena Mazzi vive e lavora a Venezia. Dopo aver studiato la Storia dell’Arte presso l’Università di Siena in Toscana e le Arti Visive all’Università IUAV di Venezia, ha trascorso un semestre in qualità di studente ospite presso la Royal Academy of Art (Konsthögskolan) di Stoccolma. Elena Mazzi è stata inclusa in vari esposizioni personali e spettacoli in Europa tra cui la memoria collettiva e lo spazio sociale a Botkyrka Konsthall di Stoccolma, TRA / ARADA / IN TRA a Istanbul e Art Soggiorni, Festival Internazionale d’Arte Contemporanea a Ptuj, in Slovenia. Particolare colpito dal terremoto che ha distrutto la città dell’Aquila, capitale della regione italiana d’Abruzzo nel 2009, è interessata al rapporto tra umano e ambiente. Sulla base di un approccio antropologico, la sua pratica artistica studia e raccoglie informazioni su argomenti quali identità e territori.

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ThalieLab e Thalie Art Foundation è un’idea di Nathalie Guiot. Ex giornalista ed editore (co-fondatore di Anabet Editions) ha creato il progetto Thalie Art 2012, un’organizzazione senza fini di lucro che ha proposto incontri interdisciplinari legati all’arte contemporanea come Experienz, una piattaforma di prestazioni concepita a Bruxelles.

Il progetto Thalie Art è ormai diventato Thalie Art Foundation, fondazione privata la cui missione è quella di sostenere la creazione contemporanea dedicata ai temi sociali, promuovendo così pratiche artistiche attive e collaborative per creare legami sociali e per sensibilizzare. Lo scopo è anche quello di vivere e “dare vita” ad un nuovo approccio dell’arte contemporanea, avvicinandosi agli artisti e ai processi di lavoro. Nathalie Guiot ha lanciato un programma educativo e artistico in una scuola «Dalit» (casta degli Intouchables) nell’India meridionale. Ha fondato il Fondo Amici a ENSAV La Cambre per gli studenti internazionali a Bruxelles per consentire agli studenti master di confrontare e aggiornare le loro conoscenze con il savoir-faire degli artigiani e di sostenere gli scambi attraverso altre scuole d’arte in tutto il mondo. È anche parte del comitato di acquisizione del design presso il Centre Pompidou, patrocinatori BOZAR e WIELS e membro fondatore del Tokyo Art Club di Parigi. Nathalie Guiot è anche l’autore di Collectionneurs, les VIP de l’art contemporain (Anabet Editions, 2008), Conversazioni, l’artista e collezionisti, (BlackJack Editions, 2013