Iulia Ghita | LIFE FROM HERSELF (UNDERSTOOD)

20.05.2019 > 15.06.2019 | Alviani Art Space, Pescara

Mostra personale di Iulia Ghita

a cura di Sabrina Vedovotto

 

Alviani ArtSpace, spazio di ricerca e di contaminazione tra linguaggi artistici e tecnologici, all’interno dell’Aurum di Pescara, sabato 18 maggio alle ore 18 presenta Life from herself (understood), la mostra personale di Iulia Ghita, a cura di Sabrina Vedovottocon il patrocinio dell’Assessorato alla Culturadel Comune di Pescara.
L’artista racconta in maniera poetica un quotidiano che sembra quasi evanescente e sempre in bilico tra reale ed irreale. Video, dipinti, ogni cosa prende forma decisa e chiara nelle forme più diverse, da molto piccoli a grandi. Per dare la possibilità di registrare, come avviene per ogni spettatore, punti di vista e sguardi diversi.
“La cosa stupefacente – sostiene la curatrice Sabrina Vedovotto – é la capacità di questa artista di rimanere coerente, senza mai attingere al banale, qualsiasi mezzo lei utilizzi. La sua mano é riconoscibile, che sia video o sia pittura. Un modo delicato di approcciarsi all’arte; racconti, stralci di vita che lei prende ed avoca a sé, ne trae suggestioni e poi li abbandona quasi in supporti leggeri ed evocativi. Mai come in questo caso, il lavoro dell’artista somiglia all’artista stessa, come crescessero in maniera parallela. Il lavoro di Ghita é delicato ma determinato, accogliente ma allo stesso tempo pronto a ritrarsi”.
Con questa mostra riprende l’attività dell’Alviani ArtSpace ormai dal 2012 punto di riferimento per l’arte contemporanea e le nuove tecnologie nella regione Abruzzo. “La stagione espositiva – afferma Lucia Zappacosta, direttore artistico dello spazio – presenterà altre tre mostre in cui si succederanno artisti del nostro territorio di calibro nazionale come Franco Summa, il giovane artista argentino Sebastian Contreras e a dicembre una mostra collettiva per ripercorrere, attraverso opere inedite, il lavoro degli artisti che hanno collaborato in questi anni con l’Alviani ArtSpace.
La mostra Life from herself (understood),  sarà visitabile su appuntamento fino a 15 giugno.
Sponsor tecnico Masciarelli Vini.

 

Iulia Ghitaè nata a Oltenita, Romania, nel 1986. Si è laureata all’Università di Arte di Bucarest nel 2008 e all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2011. Il suo lavoro esprime un forte carattere installativo, anche quando utilizza il disegno e la pittura, così come per la fotografia e il video. E’ interessata al rapporto/conflitto/tensione che si innesca tra il limite della misura umana e il tentativo di dare una forma finita a cose incomprensibili.www.ghitaiulia.com

 

Alviani ArtSpaceè lo spazio di ricerca e di contaminazione tra linguaggi artistici e tecnologici all’interno dell’Aurum di Pescara. Lo spazio, diretto da Lucia Zappacosta dal 2012, presenta una programmazione annuale che vuole essere per lo spettatore una scoperta, un viaggio verso le nuove tendenze dell’arte contemporanea. Per raggiungere lo spazio espositivo bisogna fare una suggestiva esperienza cinetica, un vero e proprio viaggio di iniziazione attraversando un tunnel, in bianco e nero, opera site specific realizzata da Getullio Alviani per Fuori Uso 1995. Le tematiche scelte tendono a posizionarsi sulla linea di confine tra diverse discipline, a dialogare con il Tunnel e a portare avanti una ricerca sul territorio dal respiro nazionale che fa della collaborazione con altri curatori italiani il suo tratto distintivo.
A novembre 2014 con il progetto “Andai nei boschi”, a cura di Lucia Zappacosta, l’Alviani ArtSpace partecipa alla prima fiera vincendo la menzione speciale del premio curatoriale a The Others, la fiera alternative di Torino. A gennaio 2015 l’Alviani ArtSpace presenta a SetUp, la fiera di Bologna dedicata alle realtà artistiche emergenti, il progetto “Biophilia” con cui Lucia Zappacosta si aggiudica il premio miglior curatore under35 italiano.http://www.alviani-artspace.net

 

L’antropologia è stata sempre una antropologia del qui e ora. Senza coordinate storiche o geografiche, aggrappati semplicemente a postille che ordinatamente ci indicano possibili letture diverse. L’arte, di per se, ci racconta l’uomo e le sue declinazioni rispetto ad un sentire contemporaneo e coevo. Eppure, non sempre, rilascia nei fruitori leggeri segnali, deboli particelle che ci aiutano a comprendere, senza darci soluzioni, ovviamente.
È il caso di Iulia Ghita, artista che da sempre lavora con medium diversi, che non si accavallano ma che anzi vivono spesso insieme, cercando convivenze che siano frutto di elaborazioni estetiche ma anche concettuali. È una pittrice ma lavora anche con il video. La cosa stupefacente é la capacità di questa artista di rimanere coerente, senza mai attingere al banale, qualsiasi mezzo lei utilizzi. La sua mano é riconoscibile, che sia video o sia pittura. Un modo delicato di approcciarsi all’arte; racconti, stralci di vita che lei prende ed avoca a sé, ne trae suggestioni e poi li abbandona quasi in supporti leggeri ed evocativi. Mai come in questo caso, il lavoro dell’artista somiglia all’artista stessa, come crescessero in maniera parallela. Il lavoro di Ghita é delicato ma determinato, accogliente ma allo stesso tempo pronto a ritrarsi. Tutto ciò grazie ad una consapevolezza delle proprie capacità che permea l’opera stessa. Ed è il motivo per cui si può permettere di mescolare pittura e video, in una commistione che ha un forte equilibrio, e che mantiene, come fossero su una bilancia, i tratti determinanti di ogni lavoro. Nella sua pittura, più di ogni altra cosa, è interessante il sovrapporre elementi, fogli che si dipanano e diventano allo stesso tempo base e sostegno per altro. Ed anche per l’un l’altro. Un vero e proprio agglomerato di delicate carte, in cui l’artista scrive con colori tenui la propria storia, che si dipana e sviluppa attraversando e cavalcando proprio ogni sovrapposizione. In mostra ci sono tre video, un dipinto, un disegno a carboncino. In tutti questi lavori è presente la natura, spesso con i tratti dei fiori, evidenti o semplicemente intuibili, come nel dipinto per esempio, dove ogni spettatore può leggere poetiche diverse. Se non sono fiori evidenti é però il rumore della natura stessa che si fa viva, regalando allo spettatore una vivida coscienza dell’importanza dei piccoli gesti, degli impercettibili movimenti che nella natura stessa, esistono. Tre video dicevamo. In uno si assiste allo scorrere del tempo, incessante ma delicato, facendo perdere il senso del tempo pur in un momento in cui gli accadimenti sono quasi nulli. È solo un leggero vento, un delicato movimento che sospinge un piccolissimo fascio di erba, che sembra abbandonarsi alla caducità della vita. Nel secondo video, pur con soggetti diversi, il tema centrale é lo stesso. È la vita, niente altro che questa, fatta di piccole azioni, di movimenti anche banali ma determinati all’incedere di ognuno  di noi. C’é un bambino, che gioca nell’acqua, non compiendo nessuna azione particolare, esattamente come il filamento d’erba dell’altro lavoro. Eppure, pur non compiendo nessun atto rivoluzionario, diremmo in modo parossistico, il bambino si abbandona all’incedere della vita, giocando e partecipando alla azione comune del luogo in cui si trova. C’è poi un terzo video, in cui sembra ci sia un fermo immagine di un fiore. Sei minuti circa fissi ad osservare un fiore finto, che ci racconta come la realtà non è poi così dissimile dalla irrealtà, di come il verosimile sia collimante con il simile. C’e infine in mostra un bellissimo disegno in carboncino, a dimostrare, se ce ne fosse bisogno, che l’artista ha una manualità che è varia e molteplice, e che l’osservazione costante muta e fissa della realtà è un luogo nel quale si ritrova spesso. Un carboncino con disegnato, ancora una volta, un fiore, la natura che viene declinata in mille modi ed in mille modalità, ma che sembra appartenerci sempre di più, proprio in questo momento.  Se poi il fiore, ogni volta, è sempre il medesimo, una orchidea, declinata e raccontata in modi diversi, abbiamo la chiusa del cerchio. Tutto è uguale. Niente è uguale.

 

Opening 18 Maggio ore 18.00
dal 18 maggio al 15 giugno su appuntamento.
Alviani ArtSpace | Aurum | Pescara
Ingresso gratuito