MARGHERITA MOSCARDINI | Anywhere and Anytime

OTO.MUSEUM, 12Marzo - 19 Maggio 2024

Sia di giorno che di notte, per 2375 ore dal 26 ottobre 2018 al 30 gennaio 2019, oltre mille pastori e ministri di varie chiese e denominazioni di tutto il mondo si sono alternati nella celebrazione di un servizio di culto ininterrotto all’Aia. Grazie a una legge olandese che vieta alle autorità di interrompere un rito religioso, questo servizio ha fornito il tempo e lo spazio necessari per proteggere la famiglia Tamrazyan all’interno della Bethel Chapel da un ordine esecutivo di espulsione dal Paese. Questo potente atto di disobbedienza civile compiuto dalla comunità di Bethel è riuscito ad abitare gli spazi intermedi della legge e ad ampliarli per creare un tempo e uno spazio eccezionali al di fuori dello Stato. Contemporaneamente, ha avviato un dialogo con il governo, che ha portato alla revisione del caso e infine al rinnovo del permesso di soggiorno per la famiglia Tamrazyan e per circa altre 700 famiglie in situazioni simili. Come possibile continuazione di questa eccezionale condizione di immunità creata dal rituale di oltre tre mesi, l’artista Margherita Moscardini ha realizzato Bethel Chapel’s Annex (2023), una scultura di 500 metri quadrati a forma di tappeto esposta come primo annesso mobile della Cappella, una superficie di protezione che può essere dispiegata e utilizzata come base per la celebrazione del rituale a sostegno degli esseri umani che hanno bisogno della sua attivazione.

Derivata da Bethel Chapel’s Annex , l’opera Anywhere and Anytime (2023-2024) è una composizione sonora che si diffonde autonomamente su OTO SOUND MUSEUM. Riecheggiano le voci di alcuni dei partecipanti al rito religioso: sono uomini e donne che hanno occupato un “qui e ora”, generando un’azione performativa costituita dall’alleanza di corpi, voci e suoni emessi dalle oltre mille persone che si sono alternate nella celebrazione ininterrotta del rito. Per illuminare questa azione, Moscardini ha chiesto loro di pronunciare intimamente le parole “qui e ora”, con il desiderio di rafforzare l’essenza spazio-temporale del rito e sottolineare l’urgenza di proteggere globalmente e legalmente le persone sulla base del loro diritto a muoversi, piuttosto che sulla base dell’appartenenza territoriale e dei legami di sangue. La somma dei loro contributi – la totalità del “qui e ora” pronunciato liberamente in inglese e fiammingo – sembra risuonare come un auspicio, in cui la ripetizione di un simile evento può diventare una regola e non più solo un’eccezione in un sistema dominante, diffondendosi “ovunque e in qualsiasi momento”.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Derk Stegeman, ministro della Chiesa protestante dell’Aia (NL); Bethel Chapel, L’Aia (NL), STEK, L’Aia (NL) e Theo Hettema, ministro e all’epoca presidente della Chiesa protestante dell’Aia. È stata esposta per la prima volta nel 2023 in occasione della mostra Il servizio continuo, organizzata all’interno della Galleria Gian Marco Casini di Livorno.

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