MARGHERITA MOSCARDINI | Inventory. The Fountains of Za’atari

Galleria d’Arte Moderna - GAM Palermo

Presentazione e talk
15 Giugno 2018 ore 18.00
Galleria d’Arte Moderna – GAM Palermo

Inventory. The Fountains of Za’atari è un progetto dell’artista Margherita Moscardini frutto del lavoro svolto all’interno di Camp Za’atari in Giordania, che è il secondo campo per rifugiati più grande al mondo. Il progetto promosso dalla Fondazione Pastificio Cerere di Roma è vincitore della prima edizione del bando Italian Council 2017, concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.

Palermo città crocevia del Mediterraneo, simbolo di migrazione e accoglienza, è il luogo ideale per ospitare, durante i giorni d’inaugurazione di Manifesta12, il lancio ufficiale del progetto di Margherita Moscardini.

Programma Talk presso GAM di Palermo
Saluto di Antonella Purpura, direttrice della GAM Palermo.

Conversazione tra l’artista Margherita Moscardini e la giornalista mediorientalista Marta Bellingreri, mediata da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere.

In chiusura
Daniela Bigi (docente dell’Accademia di Palermo) e Giuseppe Buzzotta (artista), che insieme dirigono #MCCN Castello di Carini, presentano il workshop che terrà Margherita Moscardini il 18, 19 e 20 giugno, rivolto agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Progetto

Camp Za’atari è stato aperto nel 2012 in Giordania per accogliere la Siria in fuga dalla guerra civile. Nel 2015 ha raggiunto una popolazione di 150.000 persone, diventando la quarta città più grande della Giordania. Attualmente sono 80.000 i siriani residenti.

“Za’atari è un osservatorio privilegiato su cui sono state investite risorse enormi e sperimentate tecnologie avanzate di servizi e impianti energetici. Finora Za’atari ci ha consentito di assistere al rapido processo di formazione di una città: in cinque anni il deserto si è trasformato prima in tendopoli e poi in città con un proprio sistema economico”. (M. Moscardini)

Dal settembre 2017 Margherita Moscardini lavora nel campo osservandolo attraverso il doppio paradigma posto dalla condizione dei rifugiati che, da un lato mettono in discussione il concetto d’Europa, Nazioni Unite e stato nazione, dall’altro ci chiamano a ripensare i campi come realtà urbane. Possono queste città essere concepite non più solo nel contingente dell’emergenza umanitaria, ma nel lungo termine, come sistemi virtuosi a cui si dedichino le menti migliori affinché diventino modelli giuridici, economici e sociali da esportare, forse capaci addirittura di sostituirsi al concetto di stato nazione?

Moscardini parte dall’osservazione del sistema idrico del campo, producendo un inventario delle fontane costruite dai residenti all’interno delle proprie case, immaginando nel lungo termine la loro diffusione internazionale come sculture attraverso un sistema virtuoso di acquisizioni.

Durante il talk saranno illustrati i futuri sviluppi del progetto e le sue diverse fasi di divulgazione. Nello specifico si parlerà anche della prima presentazione dell’opera nell’ambito della mostra a cura di Marcello Smarrelli che si terrà presso la Fondazione Pastificio Cerere a Roma – inaugurazione 11 luglio – e della produzione del libro d’artista e della scultura che saranno destinati alla collezione d’arte del Madre · Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli.

Il talk sarà anche l’occasione per presentare il workshop, della durata di tre giorni e indirizzato agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, che sarà ospitato dal 18 al 20 giugno presso#MCCN Castello di Carini. Il workshop, condotto da Margherita Moscardini, si svolgerà come laboratorio di progettazione che chiama gli studenti ad ipotizzare (immaginare) un intervento d’arte destinato alla città-campo di Za’atari, proposta come caso-studio, e rifletterà le più attuali preoccupazioni globali in termini di tutela del patrimonio, efficacia delle istituzioni culturali internazionali, difesa del diritto all’abitare, rapide trasformazioni geopolitiche e conseguenti emergenze umanitarie.

Inventory. The Fountains of Za’atari è stato realizzato anche con il supporto in Giordania dell’Ambasciata d’Italia ad Amman; The Khalid Shoman Foundation, Darat al Funun, Amman; AICS Amman; UNHCR. In collaborazione con il collettivo diretto da Abu Tammam Al Khedeiwi Al Nabilsi e Marta Bellingreri.