MIART 2022

Agostino Iacurci | Elena Mazzi | Margherita Moscardini | Federico Pietrella

All’interno del progetto Nuovi Classici, presentato insieme a Studio SALES di Norberto Ruggeri Roma, per l’edizione di Miart 2022 Ex Elettrofonica di Roma presenta il lavoro di quattro artisti rappresentati dalla galleria: Agostino Iacurci (Foggia, 1986), Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984), Margherita Moscardini (Donoratico, 1981), Federico Pietrella (Roma, 1973).

Agostino Iacurci, protagonista nei giorni del MiArt di una personale dal titolo Of My Abstract Gardening in galleria a Roma, propone delle opere pittoriche e scultoree inedite provenienti dalla ricerca che sta compiendo intorno all’idea di hortus, termine che dà il titolo alla grande istallazione inaugurata negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga e realizzata grazie al progetto istituzionale Cantica 21. Hortus rimanda al concetto di Hortus Conclusus di origine medievale, in cui il paradiso terrestre prendeva la forma di un giardino recintato con al centro una fontana, sorgente di vita e di eterna giovinezza

Di Elena Mazzi sono proposte in mostra delle opere (disegni e sculture) generate dai progetti Becoming with and unbecoming with e 300.000 anni in 344 centimetri. Becoming with and unbecoming with nasce dalla volontà dell’artista di recuperare un equilibrio ormai perduto tra il bioritmo dell’uomo e il naturale andamento del regno animale e vegetale, materializzando questo rapporto in preziose sculture di argento e vetro di Murano. I disegni presentati invece sono frottage realizzati durante le esplorazioni delle emergenze geologiche più interessanti e peculiari del territorio viterbese che sono state necessarie per realizzare nel 2019 l’istallazione permanente 300.000 anni in 344 centimetri.

Le terre presenti nello stand di Margherita Moscardini appartengono alla sua mostra appena conclusa in galleria If Inhabiting Means Remaining Foreigners , in queste opere l’artista pone la condizione di straniero come nuovo paradigma del nostro modo di stare sulla terra, proponendo la creazione di una cittadinanza universale basata sull’abitare senza appartenere. 

Infine le opere pittoriche di Federico Pietrella, composte da una miriade di segni e nemmeno una pennellata, sono realizzate appositamente per l’appuntamento di MiArt 2022. Se l’immagine nell’opera di Pietrella è il risultato dell’interazione ripetuta e ossessiva dell’artista nello spazio pittorico, per completare l’opera è necessario il coinvolgimento fisico dell’osservatore