Ex Elettrofonica è lieta di annunciare Notes on Complexity prima personale in galleria di Elena Mazzi, che segue la partecipazione dell’artista alla 16° Quadriennale di Roma. La mostra sarà corredata da un testo a cura di Lucrezia Cippitelli.

La poetica di Elena Mazzi indaga il rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda, nel quale vive e con il quale si confronta ogni giorno. Una ricerca che sovente si lega ad un approccio di tipo antropologico, volto ad analizzare un’identità che è al contempo personale e collettiva. Tale metodologia, che prende sempre in considerazione uno specifico territorio, determina un approfondimento che dà rilievo allo scambio, all’analisi delle trasformazioni e delle resilienze, tutte forme che necessitano di essere indagate, esplorate e trasmesse.

Notes on Complexity è il titolo della mostra che Elena Mazzi presenta in galleria ed è una collezione di documenti e rielaborazioni del più vasto A Fragmented World, progetto che l’artista, insieme alla filmmaker Sara Tirelli, formula dalla Teoria delle fratture analizzata dal fisico Bruno Giorgini, con cui Mazzi è continuamente in contatto. Il lavoro utilizza il complesso paradigma della dinamica delle fratture, insieme ad alcuni risultati di uno specifico case study, riguardanti la morfogenesi e la morfodinamica nel paesaggio vulcanico dell’Etna. La stratificazione geografica del vulcano siciliano, infatti, cambia continuamente la sua geografia e morfologia a causa delle molte e diverse eruzioni. Lo scopo del lavoro è mettere in dialogo immagini preesistenti, acquisite attraverso arcGIS (un sistema utilizzato per la creazione ed analisi di mappe e gestione delle informazioni geografiche) con nuove immagini in movimento, al fine di catturare e comparare il cambiamento del paesaggio.

In mostra verranno presentati un video e una serie di foto incisioni ricavate dalle fratture laviche del vulcano, che indagano texture, strutture, campiture del materiale nei diversi strati, utilizzando un nuovo colore ricavato dalla stessa polvere lavica.

 

Elena Mazzi nasce nel 1984 a Reggio Emilia Vive e lavora a Venezia. Ha studiato Storia dell’Arte presso l’Università di Siena. Nel 2011 si è laureata in Arti Visive presso lo IUAV di Venezia. Ha trascorso un periodo di studi all’estero presso la Royal Academy of Art (Konsthogskolan) di Stoccolma.

Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Dal 2011 partecipa a diversi programmi di residenza tra cui Botkyrka AIR a Stoccolma, Dolomiti contemporanee, Spinola Banna per l’arte a Torino, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, Via Farini a Milano, Guilmi Art project in Abruzzo, HIAP e m-cult a Helsinki. E’ finalista del Talent Prize, Premio città di Treviglio, Premio Termoli, Premio Meru, Premio Fabbri, Premio Celeste. Nel 2015 è invitata a partecipare alla 14° Biennale di Istanbul, vincendo il premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, e alla 17° Biennale del Mediterraneo vincendo il premio Antwork Emilia Romagna e sempre nello stesso anno è assistente e performer per l’artista Joan Jonas. Nel 2016 è invitata alla 16°Quadriennale di Roma, vince il premio VISIO Young Talent Acquisition Prize, il premio NTCM e l’arte, il premio Eneganart e il premio Illy cafè per una residenza presso la Fondazione Pistoletto e riceve una menzione d’onore per il premio ‘Arte, Patrimonio e Diritti Umani’ dall’associazione Connecting Cultures. Nello stesso anno (2016/2017) è artista tutor presso Fondazione Spinola Banna e GAM di Torino, con il progetto Atlante Energetico.