SERGIO BREVIARIO The Belle of The Ball

Artissima 2023 - Sezione Disegni

Ex Elettrofonica presenta nel suo stand ad Artissima 2023 nella sezione Disegni, curata da Irina Zucca Alessandrelli, The Belle of The Ball, un progetto inedito di Sergio Breviario. Accompagnata da una scenografica istallazione, la mostra si compone di una serie di collage e disegni a matita HB iniziata nel 2015.

Lavorati in uno spazio e in un tempo che l’artista stesso definisce come una sorta di tempo zero capace di cancellare l’idea di realtà, narrano di un mondo lontano, lontanissimo, dai contorni indefiniti. Le scene rappresentate raccontano storie popolate da goffe figure cavalleresche, presunti nobili impegnati in duelli e corteggiamenti o scene sospese piene di romanticismo. Pur essendo composte di pura geometria, queste figure ricordano molto la ritrattistica tra il ‘600 e il ‘700, e sono tutte rigorosamente vestite con splendide gorgiere disegnate con quei giochi degli anni Sessanta, Spirograph, ideati dall’ingegnere inglese Denys Fisher, capaci di produrre curve matematiche di infinita varietà, tecnicamente note come ipotrocoidi ed epitrocoidi. Con questi strumenti l’artista realizza corone, gorgiere, ricami e gioielli ed elementi naturali come piante, fiori e nuvole.

Hanno grande rilievo nei lavori le ombre, disegnate in grafite estremamente precise e intense, per poi sfumare man mano che si diffondono nello spazio del foglio. Le ombre fanno sì che i fogli diventino un limbo, uno spazio vuoto e luminoso in grado di percepire la profondità di campo. Altro elemento compositivo sono gli angoli, che si presentano sotto forma di simpatici triangoli allungati, sono realizzati con carta velina nera. I triangoli neri a volte costituiscono le braccia e le gambe delle figure, in altri casi identificano il corpo. Ultimi componenti dei collage sono ritagli circolari di stampe digitali, immagini scattate dall’artista nelle cave di Carrara che ritraggono i robot utilizzati per lavorare il marmo. Questi robot, rigorosamente spenti e immobili, hanno un aspetto molto malinconico. Alcuni scatti hanno una doppia esposizione e simulano un effetto di movimento.