SERGIO BREVIARIO | Tic! Tic! Toc!

02.02.2020 | Via Paruta 59, Milano

Sergio Breviario presenta Tic! Tic! Toc!

Spazio C.O.S.M.O.

Via Paruta 59, Milano

Inaugurazione domenica 02 Febbraio 2020 alle ore 12.00

La mostra sarà poi visitabile su appuntamento dal 3 Febbraio al 20 Aprile 2020.

 

 

 

Tic! Tic! Toc! Tic! Toc! Toc! Toc! Tic! Toc! Tic!

Era la pioggia o forse il tintinnio del tempo che scandiva il passo di lei nel sentiero della montagna.

– Ma quale montagna? Commentò lui.

Non c’era nessun sentiero e nemmeno una montagna.

Lei – Tu mi osservi e nello specchio del tuo riflesso io divento una macchina, un motore. Non so se mi piace così.

– In realtà mi ricordi un ingranaggio metafisico, sei una macchina sì, ma del tempo. Commentò lui.

Lei – La tua ossessione per il tempo e il passato è cosa inutile e faticosa. Non c’è niente da riparare. Vieni a vedere le cose dalla cima della montagna.

– Ma ancora con la storia della montagna? Non c’è nessuna montagna e se anche ci fosse non riusciremmo mai a raggiungerne la vetta, almeno non con quei sandali che ti ostini ad indossare. Commentò lui.

Lei – Ecco la neve.

Fuori la neve cadeva a larghi fiocchi, un davanzale coperto di bianco, un uccello dalle grandi ali, il silenzio d’intorno. La pioggia era un miraggio passato, ormai.

Mi passeresti da bere? Domandò lui.
Lei – Portiamo la bottiglia e due calici con noi! Dobbiamo brindare.

Loro, a più impronte, prendevano così forma sul manto bianco. Allora un sentiero c’era ma la montagna no.

E.E.A.


 

Sergio Breviario nasce a Bergamo nel 1974. Nel 1992 si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia di Brera. L’ambiente artistico di quegli anni contribuisce a formarne il bagaglio culturale. Nel 1998, tramite il Progetto Erasmus, studia presso la Kingston University di Londra. Nel 2002 partecipa al Corso Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Ratti di Como, dove il confronto con altri artisti provenienti da diverse parti del mondo si è poi rivelato fondamentale. Nel 2006 frequenta Wherever We Go, workshop tenuto da Adrian Paci, che gli permette di confrontarsi con giovani artisti internazionali. La sua ricerca si basa sul verificare sistemi espositivi che risultino essi stessi processi artistici. Oscillando fra l’utopia modernista e la coscienza post-moderna, mette in scena meccanismi espositivi privi di certezze assolute, sperimentando un approccio partecipativo. Dal 2003 partecipa ad esposizioni in Italia e all’estero, tra cui si segnalano mostre personali come: Nimbo o aureola quadrata e disegno di Watteaux, a cura di Gianluca Brogna, Ex Elettrofonica, Roma; Fotoromanzo, 2016, a cura di Ilaria Mariotti, Villa Pacchiani Centro Espositivo, Santa Croce sull’Arno (Pi); The Belle of the ball, 2015, a cura di Alberto Zanchetta, Museo d’arte contemporanea, Lissone; I love you on the stage, 2014, presso O’ space, Milano e mostre collettive fra cui: Vitello tonnato, 2016, Plutschow Gallery, Zurigo; Drawing for Lightnings, 2014, Kunstraum t27, Berlino; Arimortis, 2013, a cura di Milovan Farronato e Roberto Cuoghi, Museo del 900, Milano.