Sabato 15 novembre 2025 dalle ore 12.00 alle ore 20.00 si inaugura da Ex Elettrofonica l’Azzurro del Cielo, mostra personale di Arianna Marcolin (Schio, 1998). In esposizione circa 14 oli su tela inedite realizzate durante la sua attuale residenza a Parigi.
La mostra prende il titolo dal romanzo che Georges Bataille scrisse nel 1935, un libro conturbante che descrive la discesa in un abisso di autodistruzione senza ritegno, un’immersione negli aspetti più disturbanti dell’animo umano. La data non è casuale, solo due anni prima Hitler saliva al potere in Germania, tutta l’Europa era attraversata da venti gelidi di sgomento, il vecchio mondo precipitava e nel racconto di Bataille sembra riecheggiare questo stravolgimento, incarnato negli uomini e nelle donne da lui descritti. L’azzurro del cielo nel libro fa da contraltare a questo squallore, oppure è il conforto estremo, la promessa e la minaccia di ciò che resta sempre fedele a sé stesso.
Nella mostra di Arianna Marcolin il titolo si ispira a questo, al paesaggio che in ogni luogo ci accomuna, il cielo, che si configura come ricerca di purezza, spiritualità perfino, ma incardinata saldamente alla realtà. Infatti l’azzurro, in quasi tutti i dipinti esposti, è circondato da strutture architettoniche, muri, pareti, finestre, come un confine atto a separare, ma allo stesso tempo a tenere a distanza di sicurezza.
Se nel libro di Bataille i cieli di Parigi, Londra, Madrid, fanno da tetto a eventi senza speranza che franano inesorabilmente sempre più in basso, nei dipinti di Arianna Marcolin il cielo è un’ambizione, la destinazione di uno slancio prospettico, è il tono di abbacinate bagliore che scarta la patina malinconica che ricopre gli oggetti trascurabili registrati dallo sguardo dell’artista.
Marcolin è fuori dalla linea del tempo, lontana dai giudizi, attenta a quel dato minimo che trova spazio nella quotidianità di ciascuno, eppure trasmette, con pochi dettagli, tutto quello che siamo e quello a cui non abbiamo intenzione di rinunciare.